Carosello cominciò nel 1957 e terminò nel 1977, quindi noi bambini degli anni '60 ce lo siamo goduto nel suo periodo migliore: grandi personaggi, grandi canzoni, grande divertimento. Se volete sapere tutto, ma proprio tutto quello che è passato da Carosello comperatevi "Il grande libro di Carosello" di Marco Giusti, Sperling & Kupfer Editori, lire 49.000. Qui nell'anima c'è il Carosello che ricordiamo.
Breve storia di CaroselloCarosello nacque il 3 febbraio 1957 alle 20.50 su RAI 1, (ascolta la fono-presentazione di Carosello! 92k) con un mese e due giorni di ritardo sulla data stabilita per la messa in onda, e termin' nel 1977.
Nei suoi vent'anni di vita questa storica trasmissione diffuse migliaia di pubblicità e cre' decine di personaggi, di macchiette, di modi di dire che sono rimasti nella storia della televisione italiana e, in particolare, nello spirito di noi bambini di allora. Ogni scenetta doveva essere approvata da una speciale commissione della Sacis, dovevano tutte essere in bianco e nero e in 35 millimetri. I limiti pubblicitari impongono che su due minuti e quindici secondi di ogni Carosello, la reclame del prodotto duri al massimo trentacinque secondi: il famoso 'codino', che differenziava Carosello da tutta la pubblicità mondiale e faceva impazzire i pubblicitari che cercavano di fondere armoniosamente scenetta e richiamo pubblicitario rispettando i vincoli di una censura che vietava di usare una certa terminologia. Quando i primi quattro episodi di Carosello vanno in onda, gli abbonati alla televisione sono 3.666.161. Il titolo del programma, probabilmente scelto da Marcello Severati, rievocava un celebre film musicale da poco uscito, Carosello napoletano. La sigla fu ideata da Luciano Emmer mentre il teatrino, probabilmente disegnato su un bozzetto di Gianni Polidori, è costruito sul modello di quelli napoletani; i quadri dei siparietti sono di Nietta Vespignani mentre Flora Festa stira le tendine. La musica di Raffaele Gervasio riadatta una vecchia melodia popolare napoletana di autore sconosciuto, I pagliacci, ai quali si aggiungono un rullo di tamburi e una bella tarantella. Carosello diviene il breve il programma più seguito della Televisione di Stato, unica trasmissione interamente ideata, scritta e diretta da privati e che fu per molti giovani alle prime armi una grande nave scuola per imparare il mestiere. Nel 1961 l'ascolto di Carosello, nonostante la nascita di altri programmi di intrattenimento, è di 7 milioni e 800 mila spettatori. Nel 1963 la vecchia sigla viene cambiata con disegni eseguiti a tempera da Manfredo Manfredi, raffiguranti quattro celebri piazze di città italiane: Venezia, Siena, Napoli e Roma. L'ascolto è nel frattempo salito a 8 milioni e 200 mila telespettatori che tutte le sere stanno lì a guardare Carosello. Nel 1969, unico caso della sua lunga storia, Carosello viene sospeso per tre giorni per la strage di piazza Fontana. Il 5 settembre del 1971 una selezione di Carosello viene presentata, per iniziativa della Sipra, al Museo d'Arte Moderna di New York. In quell'occasione si svelano per la prima volta i bei nomi del cinema italiano che fanno anche la regia ai filmati pubblicitari: Paolo e Vittorio Taviani, Mauro Bolognini, Giuseppe Patroni Griffi. Intanto Carosello diventa sempre più corto: nel 1974 ogni scenetta dura un minuto e quaranta secondi mentre il costo per farlo si aggira dai 3 ai 5 milioni. Il primo gennaio 1976 va in onda l'ultimo Carosello: una Raffaella Carrà commossa recita l'addio al programma brindando con lo Stock e ringraziando tutti quelli che vi hanno lavorato. Nella stessa, ultima puntata va in onda anche un Carosello per il Té Ati girato da Ermanno Olmi. Gli ultimi ascolti rilevati di Carosello parlavano di 19 milioni di italiani, fra cui 9 milioni di bambini. Ufficialmente, la decisione di sospendere il programma è della Commissione parlamentare di vigilanza della Rai, che tende a ridurre la pubblicità ai vari prodotti nelle ore di maggior ascolto. Il lavoro di Carosello equivale alla produzione di circa 80 film, il 57% della produzione cinematografica italiana. Complessivamente sono andate in onda 42 mila scenette mentre il giro d'affari é di circa 95 miliardi all'anno. Durante i vent'anni in cui é andato in onda, Carosello ha coinvolto tutto il mondo del cinema e dello spettacolo italiano. Ci sono ogni tipo di attore e di cantante, da Giorgio Albertazzi ad Alberto Lionello, da Cesco Baseggio a Pippo Franco, da Nino Besozzi a Gianfranco D'Angelo, da Mario Soldati a Renzo Arbore e Gianni Boncompagni. Ma ci sono anche i nomi più celebri della commedia italiana: Aldo Fabrizi, Tot', Ugo Tognazzi, Vittorio Gassman, Nino Manfredi. E ancora, personaggi come Paolo e Vittorio Taviani, Ugo Gregoretti, Lionello Massobrio, Francesco Maselli, Mauro Bolognini, Giulio Questi. Ma ci sono anche i registi Leone Pompucci e Carlo Verdone e attori ancora bambini come Diego Abatantuono, Teo Teocoli, Renzo Arbore, Alba Parietti. Perfino uno scrittore raffinato come Luigi Malerba diventò per breve tempo produttore di caroselli. Non va dimenticata anche la grande produzione di cartoni che caratterizz' Carosello. I primi sono del 1958: Angelino per il detersivo Supertrim della Agip e l'Omino coi baffi per la caffettiera Bialetti, entrambi creazioni di Paul Campani. L'anno seguente é la volta di il Vigile e il foresto per il brodo Lombardi e Ulisse e l'ombra per il caffé Hag, ideati da Roberto e Gino Gavioli. Nei primi anni '60, Svanitella Svanité fa dire a tutti 'Come se niente fudesse'. Poi arrivano l'indianino Unca Dunca, di Bozzetto, Olivella e Mariarosa (olio Bertolli, 1962 -75), Capitan Trinchetto e, nel 1970, I Cavalieri della Tavola Rotonda, inventati da Marco Biassoni. Contemporaneamente, nascono in Carosello i pupazzi animati. Cominciò Topo Gigio, che esordì in pubblicità nel 1961 per i biscotti Pavesini. Il 1965 é l'anno di Carmencita e il Caballero, pupazzi creati da Testa per il caffé Lavazza e che ripropongono l'uso di accenti torinesi e meridionali per la parlata dei personaggi. Poi arrivano gli abitanti del pianeta Papalla, il pulcino Calimero, creato dai fratelli Pagot per il detersivo della Mira Lanza e ancora l'ippopotamo Pippo, Jo Condor, il Gigante buono e molti altri.
6 commenti:
ciao Alby
personalmente non posso condividere con te questa emozione indotta dal ricordo del carosello, perchè non ero ancora nata, però posso dirti che mia sorella che ha attualmente 43 anni, ancora oggi quando rievoca il carosello si emoziona.
Le luccicano un po gli occhi al pensiero, ed io comprendo quanto fosse bello.
baci sonia.
Si Sonia, era una cosa che a noi bambini di ieri piaceva molto il Carosello, per noi era il momento magico della giornata, e veramente a quei tempi si usava che i genitori ti mandavano a letto presto, erano altri tempi è anche vero, poi di canali tv nn erano molti, solo 2, poi è arrivato il terzo e gli altri, cmq veramente era emozionante e a dire la verita la pubblicità mi piaceva di piu di adesso, oggi le pubblicità hanno sempre del nudo anche quando nn ci deve essere e poi dicono perchè i ragazzi di oggi sono cosi. ciao Grazie Sonia della tua sempre gradita visita, un kissss
ciao alby.... non sono io TDF, ma una mia amica molto speciale...
lei è viva (fin troppo)
non è una soap anche se ieri guardando beautiful ho capito che effettivamente succedono più cose a lei che lì nella fiction...
per avere la sintesi degli ultimi 2 mesi della sua vita per capire bene cosa vuole ( sempre che lei lo sappia) dovresti leggere,se hai tempo, il post n. 75...
lei ama testa fresca ma lui è il classico str... che usa e getta ecc.. i lpeggio del peggio..io le voglio bene perché ci conosciamo da sempre e non voglio che la prendono in giro... un po' penso che è ingenua ed un po' che le sta bene così... ma se non la assecondo la perdo... mio marito ha il terrore che lei mi trascini in queste sue vicende... io sono già troppo presa....e si vede...ma, per fortuna, non sono io.... però quando la guardo o le parlo penso che sarebbe potutto succedere a me e lei avrebbe fatto di ttuto per me e così io cerco di farla ragionare e se non ci riesco io.... almeno voi dovete tentare.... un po' vi ascolta ma poi perde le briglie della sua vita ed ecco tutti i suoi caos...
ciao e buona e giornata e scusa lo sfogo.... un abbraccio
ma scherzi? con me nn devi scusarti anzi, se hai bisogno io sono sempre qui, tengo molto all'amicizia come te con la tua amica e aiutare chi ha bisogno mi rende contento, leggero il post cosi poi eventualmente ti dico meglio, ma la tua amica legge i tuoi post? se si allora digli di passare da qui cosi forse magari leggendo qualche mio post trova risposte ai suoi inseguimenti della vita. grazie per la tua gentilezza e visita mi fa piacere veramente. un kisss
Ciao Alby, pensa che invece in casa mia si cominciava a mangiare quando iniziava Carosello. Papà arrivava a quell'ora e quindi pur di mangiare tutti insieme Carosello era l'inizio dellla cena.
Ciao Baci88 Ziotta
in casa mia l'orario era categorico, alle 19,30 a tavola e guai chi mancava, erano dolori da parte di mio papà, lui poi andava a letto presto perche al mattino si alzava alle 5 e arrivava alle 7 a casa stanco morto e quindi tutti dovevano essere pronti. ciao Gloria grazie della tua visita
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