martedì 10 luglio 2007

L´acqua minerale ha fatto il pieno........

........Addio al rubinetto, la beve ormai il 98% degli italiani

Con le bollicine, oppure liscia. Con più o meno sodio. Ma, soprattutto, che non sappia di cloro. E´ l´acqua minerale la bevanda più diffusa in Italia: la compra regolarmente il 98% delle famiglie italiane, con quote di consumo in crescita (nel 2004 la percentuale si fermava al 97%). Lo rivela un´indagine condotta dall´Eurisko-Panel Service e presentata ieri a Roma durante l´assemblea annuale di "Mineracqua", l´associazione dei produttori. Il settore chiude il 2006 in positivo con una produzione di 12,2 miliardi di litri, in crescita del 3,4% rispetto all´anno precedente, e un giro d´affari complessivo (dal produttore fino al negozio al dettaglio) pari a 3,2 miliardi di euro.Tanti i motivi che fanno preferire agli italiani l´acqua in bottiglia rispetto a quella del rubinetto. Secondo i dati raccolti nel corso dell´indagine, l´imbottigliata viene scelta soprattutto "perché ha un gusto migliore, contribuisce al benessere fisco, è sicura e controllata". «Ma se è il gusto a guidare maggiormente la scelta degli intervistati - spiegano i ricercatori dell´Eurisko - è l´aspetto salutistico a marcare le differenze più significative, con una crescente consapevolezza della composizione e quindi delle diverse proprietà del prodotto». Non a caso dalla ricerca emerge che ben il 23% degli intervistati ritiene che l´acqua minerale in bottiglia sia "un prodotto indispensabile per la salute", insieme ad un ulteriore 32% che considera l´acqua minerale "fra gli elementi indispensabili per la salute". Un altro punto su cui i consumatori pongono la massima attenzione è l´etichetta: in particolare la composizione chimica viene ritenuta l´informazione più importante dal 50% degli intervistati. Nel percorso di scelta che porta all´acquisto della bevanda contano invece leggermente meno la marca (importante per il 23% degli intervistati), il prezzo (per il 19%), e le offerte speciali (per il 13 %). Ma su gusto e controlli interviene anche Mauro D´Ascenzi di Federutility, la federazione che riunisce molti acquedotti italiani: «Ogni cittadino beva quello che vuole in base al sapore, ma non si faccia credere all´opinione pubblica che l´acqua minerale è più controllata di quella del rubinetto. Gli acquedotti vengono controllati ogni giorno e spesso più volte al giorno. Mentre le etichette delle acque minerali riportano le date delle analisi che, a volte, risalgono ad anni precedenti».

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