Come tutte le persone che volevano costruirsi una famiglia, nel lontano 1985 mi sono sposato.
Il mio è stato un matrimonio normale come tutti, invitati, amici, parenti e persone che conoscevano solo per poco o per curiosità affolavano la chiesa, come capita in ogni matrimonio i curiosi per vedere chi è o come è vestita la sposa o lo sposo e magari fare i soliti commenti e basta.
Niente manifesti o articoli sui i giornali e niente gadget come capita per le persone importanti, politici, mondo dello spettacolo, sportivi e infine principi.
Si sa che la speculazione esiste per qualsiasi cosa e che nel commercio si fa di tutto per attirare la popolazione e vendere per solo fini di guadagno, facendo qualsiasi oggetto e in ogni modo più singolare, ma mai avrei pensato che per il matrimonio del principe William e Kate, sua futura sposa, non sembrano effettivamente servite a molto le severe linee guide di Buckingham Palace sui gadget dedicati al matrimonio del 29 aprile: a Londra, il pezzo cult per gli amanti di ricordi e ricordini, sono infatti i preservati firmati "Gioielli della Corona".
Certamente sono meno adatti a credenze e vetrinette, di quanto non lo siano piatti commemorativi e medaglie, ma d'altra parte sono molto più originali: i profilattici creati per il giorno delle nozze di William e Kate, non solo sono firmati dalla Corona, ma, per celebrare al meglio l'evento, riportano anche l'effigie dei due fidanzati, intenti a scambiarsi un languido sguardo. E, a coronare la reale scena, il modo di dire inglese "Lie back and think of England" (sdraiati e pensa all'Inghilterra). Per niente imbarazzato Hugh Pomfret, portavoce dell'azienda che produce i condom, ha spiegato: "Negli anni a venire saranno un meraviglioso ricordo di un momento magico".
LA MAMMA
3 anni fa
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